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Analisi Posturale

ortostatica

La Postura

La postura è l’espressione del nostro vissuto, delle nostre esperienze, fisiche ed emotive. Il sistema tonico-posturaleva considerato come un insieme strutturato a entrate multiple, e con numerose funzioni complementari:

  • lottare contro la gravità e mantenere una stazione eretta;
  • opporsi alle forze esterne;
  • situarci nello spazio-tempo strutturato che ci circonda;
  • permetterci l’ equilibrio nel movimento, guidarlo e rinforzarlo.

Per realizzare tutto questo, l’organismo utilizza differenti risorse:

  • gli esterocettori: ci posizionano in rapporto al nostro ambiente (tatto, visione, udito);
  • i propriocettori: posizionano le differenti parti del nostro corpo in rapporto all’insieme, in una posizione prestabilita;
  • i centri superiori: integrano i selettori di strategia, i processi cognitivi e rielaborano i dati ricevuti dalle due fonti precendenti.

Esiste tuttavia una “costante posturale” che rappresenta la posizione ideale del corpo nello spazio, in un momento preciso della nostra evoluzione filogenetica.

Più del 90% degli individui presenta uno squilibrio del sistema posturale

Di profilo (piano sagittale)

In caso di postura equilibrata:

  • l’ angolo sacrale è di 32°
  • il disco L3/L4 è orizzontale
  • la vertebra L3 è la più anteriore
  • la lordosi lombare è armoniosa
  • le articolazioni vertebrali posteriori hanno dei rapporti armoniosi
  • non esiste alcuna tensione muscolare anomala
  • gli istmi articolari sono liberi, la mobilità è normale.

Di fronte (piano frontale)

  • La linea bi-pupillare
  • la linea bi-tragalica
  • la linea bi-mammillare
  • la linea bi-stiloidea
  • la linea bi-scapolare
  • la cintura pelvica

I piedi appoggiano al suolo in modo armonioso e simmetrico; un leggero valgo legato all’ appoggio bipodalico può essere considerato come fisiologico, e scompare in appoggio unipodalico.

Squilibri nel piano antero-posteriore

Solo la postura della figura A è considerata normale; mentre quattro sono gli squilibri statici principali.

Fig. B: piano scapolare e glutei allineati con aumento della curva lombare

Fig. C: piano scapolare posteriore

Fig. D: piano scapolare anteriore

Fig. E: piano scapolare e glutei allineati con diminuzione delle curve fisiologiche

Disturbi statici frontali

l disequilibrio del cingolo scapolare è legato alla lateralità:

  • generalmente nel destrimane la spalla sinistra è la più alta
  • nel mancino è il contrario
  • le  eccezioni corrispondono a degli squilibri della lateralità

Quando le spalle e il bacino basculano dallo stesso senso:

  • il recettore principalmente perturbato è l’occhio
  • una causa podalica iniziale provoca uno squilibrio del bacino (a livello medio iliaca) inverso a quello delle spalle

Esistono sempre deficit neuromuscolari e microcircolatori nell’ arto superiore corrispondente alla spalla più bassa (generalmente quella della lateralità).

Disturbi statici del piano orizzontale

Lo studio delle rotazioni delle spalle e del bacino ci portano alle segunti osservazioni:

  • ileo anteriore o posteriore
  • scapola anteriore o posteriore

Le tensioni sono allora in rotazione o in torsione, la rotazione del cingolo scapolare è fortemente influenzata dalla lateralità.

Queste perturbazioni, associate nella maggior parte dei casi realizzano un disturbo statico più o meno complesso, responsabile delle ipertensioni articolari posteriori e delle iper sollecitazioni muscolo-legamentose.

La statica non è retta da muscoli isolati, ma da un insieme di muscoli: “le catene muscolari posturali”; tutta la disfunzione o disarmonia di queste catene propriocettive avrà come conseguenza un disturbo del tono di postura.

analisi posturale

Conseguenze dei disturbi statici

Il disturbo statico è alla base di tensioni muscolari meccaniche; le conseguenze saranno la comparsa di dolori, di rigidità e di contratture. Limitazioni e contratture riflesse provocano una diminuzione del rendimento muscolare, un impoverimento delle riserve di glicogeno e un’ acidosi. Nello sportivo determina predisposizione ai crampi, agli strappi, agli indolenzimenti, alle tendiniti ma anche alla riduzione delle prestazioni. Nello stesso modo le tensioni oblique a medio e lungo termine portano ai dei bloccaggi vertebrali funzionali.

E’ errato pensare che è l’ artrosi la fonte del dolore. L’ artrosi e il dolore hanno la stessa origine: le forze muscolari anomale e lo squilibrio tonico posturale che fanno da substrato.

Una postura equilibrata, catene muscolari armoniose, articolazioni senza tensioni saranno a garanzia di una libertà di movimento normale e di una integrità anatomo fisiologica.

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